top of page

LETTERATURA TEDESCA

 

 

JOHANN WOLFGANG GOETHE (1749 – 1832)

UN FERVORE GIOCONDO

La lampada ravviva, intanto, Amore:

ed a’ tempi ripensa, in cui rendeva

                                             ai triumviri suoi l’egual servigio.                                                                                          (Vincenzo Errante)

 

FRIEDRICH SCHILLER (1759 – 1805)

ERCOLANO E POMPEI

Dai candelabri incisi si svolga Ia tortile fiamma

      e luminoso l’olio nella lucerna stilli!        

                             (Vincenzo Errante)

 

FRIEDRICH HOLDERLIN (1770 – 1843)

CANTO DEL TEDESCO

Santo cuore dei popoli, Germania!…

Non li rammenti di Minerva i figli?

Trascelsero per sé, prediligendolo,

sin dai tempi remoti, il dolce ulivo.

 

L’ARCIPELAGO

Rinverdisce

da pie mani l’ulivo accarezzato.

 

MIGRAZIONE

O Svevia felice,

o Madre mia grande…

nell’infanzia ridente lontana,

novella mi giunse che al tempo dei tempi…

a torme migrassero i Padri germani

cola dove un popolo estranio, progenie del Sole,

pur esso era giunto:

in cerca dell’ombra, vampando l’estate.

In riva alle floride sponde del Mare…

E questi, i Germani,

si pongono anch’essi,

ansiosi scrutando, di sotto agli ulivi.

 

DETLEV VON LILIENCRON (1844 – 1909)

L’ISOLA DEl FELICI

La lucerna pensile fuma nella stalla calda

                               in cui stàbbiano placide due vacche.                                   

                                    (Elio Gianturco)

 

RAINER MARIA RILKE (1875 -1926)

L’ORTO DEGLI ULIVI

Sotto le grige fronde Egli saliva

– grigio, disfatto – su per l’uliveto,

premendo a tratti Ia cinerea fronte

entro le ardenti mani polverose…

 

Ché non scendono, no, verso un siffatto

supplice in terra, gli angeli dal cielo.

Non si accrescon le notti attorno a lui.

Quando naufraga, è solo. E lo abbandona,

tra i marosi, anche il padre. E lo respinge

anche il grembo materno.

 

THEODOR DAUBLER (1876 – 1934)

IN CAMMINO

Con la luna, io voglio andare…

Vie contorte, su pei monti,

recan sogni e guidan passi

oltre il bosco, – ad incontrarla.

 

Tra i cipressi a un tratto occhieggia,

trasognata di vedermi.

Da un ulivo, tutta azzurra,

                   mi sorride – mentre vado.                    

                                           (Vincenzo Errante)

 

HERMANN HESSE (1877- 1962)

SENZA DI TE

Il mio cuscino mi guarda di notte

con durezza come una pietra tombale;

non avevo mai immaginato che tanto amaro fosse

essere solo

e non essere adagiato nei tuoi capelli.

Giaccio da solo nella casa silenziosa,

la lampada è spenta.

 

bottom of page