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MARCIUME DEI FRUTTI (camarosporium dalmatica)

 

Marciume dei frutti (camarosporium dalmatica)

 

Camarosporium dalmaticum (Thüm.) Zachos & Tzav.-Klon., 1979 Ã¨ unfungo ascomicete parassita di piante. Sull’olivo provoca una malattia conosciuta come Marciume delle olive.

Si riconosce dalla macchia bruna presente sulla drupa (figura 6). Da sempre si ritiene che il patogeno sia veicolato dal cecidomide Prolasioptera berlesiana Paoli, parassitoide della mosca, ma recenti studi indicano il micelio del fungo quale simbionte delle larve del cecidomide in quanto base trofica del loro sviluppo.

Sulle drupe il micelio invade i tessuti circostanti la camera di deposizione e si approfondisce fino a giungere al nocciolo della drupa. All’esterno si forma un’area necrotizzata, la tacca, di circa un centimetro di diametro e di colore bruno, infossata, disseminata di piccoli punti neri, i picnidi, che costituiscono i conidiofori, le fruttificazioni del patogeno. Le olive colpite dal marciume vanno incontro ad una cascola precoce. Le olive così danneggiate non sono più commerciabili; discorso valido specialmente per le cultivar da mensa.

Danno

Colpisce il frutto, dequalificando la produzione da tavola inducendo il marciume delle drupe.

I frutti colpiti presentano una caratteristica tacca bruna, infossata e suberificata, in corrispondenza della puntura di ovideposizione di B. oleae.

 

Lotta

Gli interventi di lotta, necessari solo nel caso di produzione di olive da mensa, prevedono l’uso di anticrittogamici a base rameica ed insetticidi per il controllo della mosca e della cecidomia. Generalmente si ricorre a principi attivi cuprici (ossicloruro di rame) associati a insetticidi in modo da avere una doppia azione. Anche principi attivi acuprici, come dodina, carbendazim ed i prodotti sistemici a base di tebuconazolo sono impiegabili contro questa malattia.

 

Lotta in coltivazione biologica

L’uso di prodotti rameici è ammesso.

 

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